Mediterraneo (3)

olio su tela, tela, 2002

Il colore come massa

La prima volta che ho usato il colore in una mia opera , èstato un giorno di qualche anno fa, quando sono andata a lavorare all’aria aperta, avevo davanti a me una telabianca ed ero in prossimità di un casolare. Era un pomeriggio di ottobre e leombre incominciavano ad allungarsi, ma io non ero presa a rendere l’oraattraverso la luce, piuttosto mi sentivo parte di quei colori che stavo usando.

 Presi un colore diterra e, come facente parte della mia interiorità,  iniziai a stendere la sua materia in modo dacostituire una sorta di esplosione che partiva dal punto esatto dove il miosguardo era posato e si diramava esplodendo.

 Il colore,mischiandosi con la mia energia interiore, che trovava forma attraverso  lo sguardo, si ribaltava sulla superficiecreando una sorte di ventaglio che partendo da un punto preciso si librava sulsupporto –

Da questo momento è nato il mio uso del colore nel suoduplice aspetto: studio delle differenti lunghezze d’onda, studio e sensibilitàinteriore.  Nell’uso del colore, miinteressa il carattere di ogni colore, il suo spessore. Quando dico spessoreintendo l’uso del colore come massa, più o meno grossa sul supporto, una scaladi spessori differenti, insieme ad un carattere, associato ad un elemento.

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